Per note vicende, il 2020 è considerato un anno da dimenticare. Tuttavia, in campo astronomico sono particolarmente interessanti eventi e scoperte che si sono avvicendate nel corso di questi 12 mesi e che hanno attratto l’attenzione della comunità scientifica, sia di professionisti che di semplici amatori. Qui di seguito, alquanto sintetizzate ed inserite in ordine sparso, ho voluto riassumere brevemente le più importanti di queste tappe:
L’APPARIZIONE DELLA COMETA NEOWISE: non capita spesso di poter ossrvare una cometa ad occhio nudo. Anche se non è stata una “grande cometa”, nel mese di Luglio la C/2020 F3 “NEOWISE” si resa ben visibile ad occhio nudo, dapprima all'alba, poi sempre dopo il tramonto tra le stelle dell’Orsa Maggiore, regalando un bellissimo spettacolo soprattutto all’osservazione effettuata al binocolo
LA GRANDE OPPOSIZIONE DI MARTE: Marte è apparso luminosissimo nel cielo autunnale, in opposizione nella costellazione dei Pesci, ponendosi ad “appena” 101 milioni di chilometri dalla Terra; non vi saranno altre opposizioni simili del pianeta rosso fino al 2035
L’INDEBOLIMENTO DI BETELGEUSE: a partire da Novembre 2019, la nota supergigante rossa ha iniziato a calare di luminosità, raggiungendo la magnitudine 1,7 a Febbraio 2020. Anche se molti speravano potesse trattarsi dell’avvertimento dell’imminente esplosione in supernova della stella, più probabilmente l’indebolimento è stato causato da un'improvvisa espulsione di nubi di polvere da parte della stella, che continua ad essere tenuta sotto osservazione
FOSFINA VENUSIANA: in Settembre si è parlato di vita su un’altro pianeta...non il solito Marte, bensì sul caldissimo Venere, nella cui atmosfera dove anche il piombo fonde: qui, infatti, è stata rilevata la presenza di questo gas che sulla Terra viene prodotto da microrganismi anaerobi e che potrebbe quindi essere spia di qualche forma di vita presente nell’alta atmosfera del vicino pianeta
CROLLO AD ARECIBO: l’enorme parabola da ben 305 metri di diametro, costruita 57 anni prima in una valle tra le lussureggianti colline portoricane, ha subito due successivi collassi delle strutture portanti che hanno portato inevitabilmente a rinunciare di attuare qualsiasi riparo per l’entità dei danni e per le onerose spese previste
MISSIONI SPAZIALI DI RITORNO A TERRA CON CAMPIONI: ad Ottobre, la missione OSIRIS-REX (NASA) si è posata sull’asteroide 101955 “Bennu” prelevando campioni di materiale che saranno portati dalla sonda qui sulla Terra nel 2023. La Cina ha lanciato la son da Chang'e 5, posatasi sulla superficie lunare e ripartendo verso la Terra con materiale a bordo. Infine, anche la sonda Hayabusa 2 è tornata a Terra, portando campioni e gas raccolti dall'asteroide 162173 “Ryugu”
IL NUOVO CATALOGO STELLARE DI GAIA: dalla precisa misura di distanza, moto nello spazio e velocità di milioni di stelle della nostra Galassia ottenuti dal satellite GAIA (ESA) è stata prodotta la migliore mappa della Via Lattea, pubblicati in Dicembre. Da questi è stato anche possibile rilevare i resti di piccole galassie entrate in collisione con la Via Lattea in tempi passati
IL CRESCENTE RILEVAMENTO DI ONDE GRAVITAZIONALI: gli interferometri LIGO e Virgo continuano a rilevare le deformazioni dello spaziotempo date dal passaggio di onde gravitazionali che investono la Terra; alcune di queste, prodotte dalla collisione di stelle di neutroni, altre da quella di buchi neri. Dai dati ottenuti emerge come nel Cosmo sia presente un numero molto maggiore di buchi neri super massicci di quanto precedentemente creduto
MAGNETAR ED FRB: relativamente ai brevissimi ma intendi flash radio noti come FRB (fast radio burst), scoperti nel 2007, uno di questi è stato emesso da una stella di neutroni dal fortissimo campo magnetico (magnetar) presente nella Via Lattea
SPETTACOLARI GEMINDI: in assenza della Luna, nella notte tra il 13 e il 14 Dicembre e, in particolare, prima dell’alba al 14, le meteore provenienti dal radiante sito nei Gemelli hanno prodotto un notevole spettacolo, sorpassando la media di due eventi al minuto, molti dei quali con le caratteristiche scie prodotte a seguito della bassa velocità d’entrata in atmosfera di queste meteore
LA STRETTA CONGIUNZIONE DI GIOVE E SATURNO: a causa delle condizioni del tempo atmosferico, in gran parte dell’Italia questo spettacolare evento non si è reso purtroppo visibile. I due giganti gassosi, al 21 Dicembre raggiunsero la minima separazione angolare di soli 6’ (il valore più piccolo a partire dal 1623!), rendendo la contemporanea presenza nello stesso campo dei due pianeti una visione davvero mozzafiato per chi ha avuto la fortuna di avere la clemenza delle nubi