DUE FACCE DELLA STESSA GALASSIA

Situata in Sculptor, IC5332 è una bellissima e luminosa galassia a spirale vista esattamente di fronte, lontana circa 30 milioni di anni-luce dalla nostra. Sorprendenti dettagli erano stati già messi in evidenza dalla splendida immagine (a sx) ripresa dalla camera Wide Field 3 installata sul telescopio spaziale Hubble (NASA/ESA): tale strumento, oltre a produrre immagini eccellenti nel visibile, estende la propria capacità nel riprendere anche il vicino UV e il vicino IR.
Nella ripresa di HST, si rende visibile la netta differenziazione tra stelle giovani, presenti nel disco della galassia, e quelle vecchie, risiedenti nella regione centrale della galassia e nel suo alone; ben discernibili anche le numeroso associazioni OB, composte da luminosissime e caldissime stelle azzurre nate da densi apparati nebulari sparse nelle braccia a spirale. IC5332 è stata ripresa anche da James Webb Space Telescope attraverso la camera MIRI (Mid-Infrared Instrument), che osserva nel medio infrarosso tra 5 µm e 28 µm.
Il medio infrarosso è incredibilmente difficile da osservare dalla Terra poiché gran parte di queste lunghezze d'onda viene assorbito dall'atmosfera terrestre (...e il calore della stessa atmosfera terrestre complica ulteriormente le cose): mentre Hubble non ha potuto osservare nel medio infrarosso in quanto i suoi specchi non erano abbastanza freddi, MIRI dispone di un sistema di raffreddamento atto a garantire che i suoi rivelatori siano costantemente mantenuti alla temperatura di -266° C ovvero solo 7 K al di sopra dello 0 assoluto.
Nette ed immediatamente evidenti sono le differenze tra queste due immagini riprese nello stesso soggetto. Mentre in quella di HST (a sx) regioni scure sembrano separare le braccia a spirale della galassia, l'immagine di JWST (a dx) mostra un enorme groviglio dovuto alla grande quantità di polveri presenti in tali strutture, ricalcandone la forma; la polvere interstellare, infatti, non disperde luce infrarossa e si rende qui ben visibile.
Prestando attenzione, è possibile notare come tali polveri circondino un fittissimo numero di aree circolari, simili a buchi: si tratta, probabilmente, di aree dove la polvere è stata radialmente spazzata, addensandosi ai bordi di tali bolle, dall'esplosione di supernovae e ipernovae.
(Image credits: ESA/Webb, NASA & CSA, J. Lee and the PHANGS-JWST and PHANGS-HST Teams)








